Maria e Antonio (nomi di finzione per mantenere nell’anonimato i due già sfortunati innamorati) sono due ragazzi del Sud Italia.
Disoccupato lui, precaria lei, decidono comunque di sposarsi spinti dall’età che inesorabilmente avanza e dal desiderio di avere un figlio all’interno di un matrimonio cristiano.
Avevano bloccato tutto già un anno prima convinti di poter contare sul supporto delle loro famiglie. L’illusione è però svanita quando la ragazza, forte della stabilità economica della famiglia di origine, ha chiesto il suo contributo economico.
Il padre si è rifiutato di contribuire nel matrimonio di quella figlia, a suo dire, viziata e prepotente. La ragazza infatti ha organizzato l’evento senza badare a spese, nello sfarzo e nel lusso più smodati.
Il padre, un uomo che si è fatto da sé, ha voluto così impartire una lezione a quella sua unica figlia, consapevole di averla eccessivamente viziata negli anni.
Sposarsi non significa solo fare grande festa, ma significa soprattutto avere coscienza delle responsabilità che questa scelta di vita comportano.
Inutile dire che la reazione della sposa non è stata tra le più piacevoli. Come è andata a finire questa storia?
I ragazzi si sono sposati, ma hanno dovuto ridimensionare le loro pretese. Il saggio padre non è stato nemmeno invitato al matrimonio ed i rapporti si sono inevitabilmente raffreddati.
Il web si divide. Chi ha ragione in questa storia? La bilancia pende leggermente dalla parte del padre, ma sarà veramente lui quello ad avere ragione? Dicci cosa ne pensi nei commenti.
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