Si chiama comunemente ansia, ma più nel dettaglio ci si riferisce ad uno stato mentale dell’individuo caratterizzato da agitazione interiore che, nei casi più patologici, è fortemente debilitante. L’ansia in Psicologia è una risposta emotiva dell’individuo di fronte ad una situazione considerata minacciosa.
Tutto sembra vuoto e privo di ogni senso. L’ansia ti abbatte e ti butta giù lasciandoti quella sensazione di amaro in bocca che difficilmente riesci a mandare via.
Lavoro, famiglia, amore. Quanto frequentemente mettono a dura prova i nostri nervi rendendoci spesso tristi e privi di ogni stimolo? In una società sempre più frenetica, sempre più stressante e pretenziosa i momenti di pura serenità fine a se stessa sono davvero pochi.
Si cerca di resistere. Si cerca di stringere i denti e di andare avanti, ma quanto può essere messa alla prova una persona? Quanto è possibile sopportare prima di arrivare al limite? Quando ti stanchi – perché si, ad un certo punto ti stanchi – tocchi il fondo e non riesci a risalire.
E’ difficile risalire completamente da soli, soprattutto in condizione di ansia patologica. Occorre il doppio della fatica, il doppio della forza, e, qualche volta, quella forza ti manca ed inizi a vagare nel baratro di una pesantezza mentale che lentamente ti allontana da te stesso. L’ansia di per sé non viene considerata un vero e proprio disturbo, ma, alla lunga, può far incorrere l’individuo in una serie di delicate malattie mentali.
Ansia patologica e malattia mentale
Quando assume i contorni patologici può essere causa di un vero e proprio disturbo mentale. Confusione, smarrimento, difficoltà nelle relazioni interpersonali e conseguente isolamento possono essere campanelli d’allarme dell’insorgere di un vero e proprio problema.
E’ una stanchezza mentale. Una stanchezza dello spirito e della mente che parte dal profondo affondando le sue radici in profondità.
E’ una stanchezza che deriva da giorni, mesi o addirittura anni di sacrifici e di compromessi. Compromettersi troppo stesso e a lungo significa accettare via via situazioni che ti stanno strette e che, col tempo, finisci per reputare ‘ normali.
Quali sono le cause più comuni?
- Forti traumi emotivi. La fine di una relazione con conseguente timore della solitudine è tra le cause più diffuse alla base dei più comuni disturbi d’ansia. L’incapacità di abbandonare le aspettative riversate su quel rapporto e la difficoltà di immaginarsi in una nuova relazione potrebbero indurre individuo in uno stato mentale da cui spesso si fa fatica ad uscire.
- Lutti. La perdita di una persona cara, la percezione dell’effimerità della vita sono spesso cause scatenanti sintomi depressivi. Una non corretta elaborazione del lutto, infatti, potrebbe indurre il soggetto a non superare mai completamente quella perdita e, di conseguenza, a non riuscire a continuare a vivere.
- Difficoltà economiche.
- Mancanza di prospettiva futura concreta
- Stress sul lavoro
- Sovraccarico di responsabilità in famiglia. Quando il carico fisico e soprattutto emotivo propri del mandare avanti un nucleo familiare sono concentrati quasi esclusivamente sulle spalle di uno dei componenti alla lunga si cede. Anche le montagne più possenti potrebbero prima o poi franare. Questo succede perché un individuo non è progettato per sopportare tutto sempre. Un sovraccarico di responsabilità non proprie è un fardello troppo pesante da portare nel tempo. Ecco perché molte famiglie si frantumano ed ecco perché sempre più frequenti sono i casi di padri/madri di famiglia con patologie come depressione, ansia, attacchi di panico.
Quali sono i sintomi più comuni?
L’ansia è una risposta emotiva che può manifestarsi differentemente da persona a persona. Esistono tuttavia alcuni sintomi comuni che potrebbero essere indice di questa patologia.
- Disturbi gastrici
- Respiro affannoso
- Battito accelerato
- Sudorazione eccessiva
- Nausea
- Sensazione di debolezza e svenimento.
- Tremore incontrollato
- Pensieri negativi ricorrenti
Ansia patologica e Ansia fisiologica.
Per Ansia patologica si intende un vero e proprio disturbo emotivo destabilizzante e debilitante che si protrae nel tempo e per cui si ha la necessità di rivolgersi ad uno specialista.
Per Ansia fisiologica si intende invece una reazione emotiva dell’individuo comune di fronte ad eventi stressanti della vita; periodi di forte agitazione e stress sono normali e abbastanza frequenti, ma si risolvono abbastanza spontaneamente. In questi casi, la ‘cura’ più efficace potrebbe venire dalle persone più care.
Una parola di conforto, un abbraccio. Uno di quelli che ti entra nelle ossa. Uno di quelli che ti scalda di cuore facendoti sentire al sicuro.
Ci sono braccia che profumano di serenità. Sono quelle delle persone a noi più vivine. Le persone che ci vogliono realmente bene e che farebbero di tutto per vederci felici.
Qualche volta, nelle situazioni più avverse della vita, avremmo solo bisogno di lasciarci andare e di perderci tra le braccia accoglienti di qualcuno.
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Cosa fare in caso di disturbo d’ansia?
Alcuni pratici consigli che risultano particolarmente utili per contrastare questo disturbo:
- Cerca di riposare bene, almeno 7/8 ore al giorno rispettando pressappoco lo stesso ciclo sonno veglia. Riposare aiuta corpo e mente a rilassarsi. Nel caso in cui l’ansia disturbasse il sonno rivolgersi al proprio medico per eventuali integratori.
- Praticare attività fisica regolarmente aiuta a distendere i muscoli e i nervi. Attività come il pilates e lo yoga insegnano una più lenta e corretta respirazione utile per cercare di placare l’ansia.
- Adottare uno stile alimentare sano senza eccedere con gli zuccheri. Prediligere cibo fresco, frutta e verdura di stagione.
- Cercare di circondarsi di persone sane e nutrienti. Cerchie sociali stimolanti che influenzino positivamente la nostra mente.
- Coccolarsi. Concedersi con regolare cadenza qualche sfizio che faccia bene più allo spirito che al corpo; un massaggio, un soggiorno presso una Spa.
- Un percorso di psicoterapia nei casi di ansia più o meno gravi può essere un valido aiuto contro ogni tipo di disturbo d’ansia. La psicoterapia, infatti, può aiutare l’individuo ad individuare la radice più profonda del disturbo e, soprattutto, fornirgli gli strumenti necessari per fronteggiare questo tipo di problematica.
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